Risottare la pasta è un metodo di cottura che prevede di trattare la pasta come se fosse del riso, quindi rispettando tutte le fasi della preparazione di un Risotto: dalla tostatura, alla cottura con il brodo, fino alla mantecatura.
Grazie a questa tecnica di cottura della pasta è possibile portare in tavola piatti cremosi e vellutati, simili a quelli creati con la Cottura One Pot, grazie al rilascio degli amidi in cottura che legano meglio il sugo e gli ingredienti. Ma le due cotture differiscono, in quanto nella cottura One Pot tutti gli ingredienti vanno messi a freddo nella pentola prima di avviare la cottura, mentre per la pasta risottata vengono seguite delle fasi di preparazione e rispettati i diversi tempi di cottura degli ingredienti.
Vediamo tutte le fasi e i consigli per preparare una pasta risottata a regola d’arte, e tante idee sfiziose per reinventare le ricette e arricchire i vostri menù ogni giorno.
Cosa Significa Risottare la Pasta
Risottare la pasta vuol dire cuocere la pasta lentamente con l’aggiunta di liquidi, senza lessarla preventivamente. Questa tecnica di cottura permette di ottenere un piatto di pasta al dente, cremoso e ben amalgamato a tutti gli ingredienti della ricetta. Risottare la pasta è ben diverso dal saltarla in padella, in quanto questa modalità di cottura prevede che la pasta cuocia insieme agli altri ingredienti solo per gli ultimi istanti di preparazione.
Perché Risottare la Pasta
La pasta risottata oltre ad essere un primo piatto goloso vista la sua cremosità, presenta anche qualche vantaggio non indifferente:
- Grazie alla cottura lenta, tutto il sapore del grano della pasta (che in genere viene disperso lessandola) rimane nel piatto arricchendolo.
- Grazie al rilascio degli amidi nel fondo di cottura, i sughi avranno sempre la giusta densità.
- La cottura al dente rende più difficile l’assimilazione dei carboidrati a livello intestinale, quindi la pasta risottata risulta essere più sana e light.
Come Risottare la Pasta
Per risottare la pasta è necessario seguire tutte le fasi di preparazione riconducibili ad un risotto. Vediamole insieme.
Come Fare il Soffritto per La Pasta Risottata?
Per preparare un buon Soffritto, bisogna partire dalla ricetta che volete realizzare. Per piatti di pasta risottata a base di verdure un classico soffritto di cipolla, sedano e carota è in grado di arricchire il sapore del Fondo di Cottura. Per piatti di pasta risottata a base di pesce potete scegliere un soffritto a base di aglio in camicia, che andrà rimosso prima di tostare la pasta, oppure un soffritto di scalogno. Per le ricette che mixano verdure e carne oppure salumi (come prosciutto cotto, pancetta o speck) andranno bene sia il soffritto di cipolla che quello di scalogno.
Per un soffritto fatto a regola d’arte ricordatevi che l’olio non deve essere troppo caldo in modo da non bruciare le verdure, altrimenti rovinerebbe il sapore finale del piatto. L’ideale è far cuocere il vostro soffritto a fuoco dolce, facendo appassire lentamente le verdure.
Come Tostare la Pasta Risottata?
La fase della tostatura della pasta è molto più delicata rispetto a quella del risotto, visti i tempi più brevi e la facilità con cui potrebbe bruciarsi.
Una volta preparato il soffritto unite la pasta e fatela tostare appena qualche istante in modo che si insaporisca. Fate attenzione che la fiamma sia molto bassa, perché anche se non dovesse bruciarsi, la pasta potrebbe creare attorno una crosticina marrone che ne altererebbe comunque il sapore.
Come Sfumare con il Vino la Pasta Risottata?
Per la pasta risottata non c’è l’indicazione a sfumare con il vino dopo la tostatura, ma ne amate il sapore nei piatti, vi consigliamo di utilizzarlo per sfumare gli altri ingredienti della ricetta.
Cuocendo in una padella a parte i sughi, la carne, il pesce o le verdure che insaporiranno la vostra pasta risottata, potrete sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Una volta evaporato del tutto l’alcool, unite gli ingredienti al tegame dove state risottando la pasta e lasciate insaporire qualche minuto. In questo modo i sapori si legheranno conferendo un sapore avvolgente e goloso.
Come Cuocere con il Brodo la Pasta Risottata?
Come per il risotto, anche per la pasta risottata un buon brodo potrebbe decretarne la riuscita. A seconda della vostra ricetta potete scegliere il brodo che si adatta meglio agli ingredienti. I più classici sono il Fumetto per piatti di pasta risottata a base di pesce e il Brodo di Verdure, che si adatta alla perfezione sia in piatti con carne che con verdure e si prepara in meno di 15 minuti.
La cosa fondamentale da ricordare è che il brodo va aggiunto alla pasta gradualmente in cottura e che deve essere caldo, in modo da non abbassare la temperatura della pasta. In questo modo la preparazione continuerà a sobbollire e la pasta rilascerà lentamente gli amidi per creare la cremosità.
Come Mantecare la Pasta Risottata?
La mantecatura della pasta risottata è un passaggio utile ad aggiungere cremosità e sapore al piatto, ma ci sono diverse correnti di pensiero e come nel caso della sfumatura con il vino, potrete decidere di ometterla. Qualora non riusciate a resistere al sapore di una buona mantecatura vi suggeriamo quattro opzioni:
- Mantecatura con burro e Parmigiano, è ideale in tutti i piatti a base di verdure e carne a cui vogliate conferire un gusto più dolce e morbido.
- Mantecatura con olio EVO e Parmigiano, perfetta in abbinamento a piatti di pasta risottata con carne e verdure a cui vogliate dare un gusto più intenso.
- Mantecatura con solo Parmigiano, in questo caso il Parmigiano arricchirà il gusto della preparazione e sciogliendosi aumenterà la cremosità del piatto senza l’aggiunta della parte grassa.
- Mantecatura con solo olio EVO, è ideale per esaltare il sapore della pasta risottata a base di pesce creando una saporita emulsione che ne esalterà il sapore.
La mantecatura va eseguita sempre a fuoco spento e successivamente la pasta risottata va lasciata riposare alcuni minuti prima di essere servita. Visto che la pasta scuoce più in fretta di un risotto, se volete mantecarla, ricordatevi di spegnere il fuoco quando è ancora molto al dente.
Quando Aggiungere gli Altri Ingredienti nella Pasta Risottata?
Come per il risotto anche per la pasta risottata è possibile inserire gli altri ingredienti già dalle prime fasi di cottura oppure gli ultimi minuti.
- Nel caso delle verdure se desiderate che queste siano molto morbide e si dissolvano nel fondo di cottura inseritele dopo la tostatura della pasta e cuocetele insieme. Se desiderate che non si sfaldino e mantengano la loro croccantezza unitele solo prima dell’eventuale mantecatura.
- Nel caso della carne e del pesce, vi consigliamo di cuocerli a parte e di unirli solo nelle ultime fasi della preparazione in modo da poterne controllare il grado di cottura ideale.
- Nel caso dei formaggi, che si tratti di Parmigiano, pecorino o formaggi a pasta filata, questi andrebbero aggiunti sempre a fuoco spento, in modo da sciogliersi lentamente solo con il calore della pasta.
Ricette per Fare la Pasta Risottata
Grazie alle infinite combinazioni di ingredienti è possibile reinventare ogni giorno la pasta risottata, creando piatti equilibrati dal punto di vista nutrizionale, sani e gustosi. Grazie al sapore ricco conferito dal brodo, la pasta risottata è anche un ottimo modo per convincere i bambini a mangiare ingredienti come le verdure e il pesce.
Provate a preparare la nostra Pasta Risottata con Verdure potete decidere di aggiungere o sostituire delle verdure con altre: se volete aumentare la cremosità della pasta provate la zucca, aggiunta subito dopo la tostatura, si scioglierà nel sugo conferendo dolcezza al piatto.
Per quanto riguarda il pesce, cuocete i crostacei e i molluschi in una padella a parte, filtrate il fondo di cottura e usatelo per cuocere la pasta risottata: il sapore e il profumo del mare vi faranno innamorare di questo piatto.
Come Conservare la Pasta Risottata
Vi consigliamo di servire in tavola la pasta risottata appena pronta, per non perderne la cremosità e la cottura al dente. Qualora ve ne avanzasse, può essere conservata in frigorifero, all’interno di una ciotola coperta con pellicola alimentare oppure in un contenitore con chiusura ermetica, fino a 2 giorni.
Al momento di riscaldarla mettetela in padella aggiungendo qualche cucchiaio di brodo o acqua e saltatela fino a quando gli amidi del fondo di cottura torneranno cremosi.