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Richiamo di Uova Fresche per rischio Salmonella: Coinvolti Anche Altri Prodotti

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Anelli di Zucchine

L’allerta alimentare diffusa dal Ministero della Salute nei giorni scorsi ha riguardato diversi prodotti di largo consumo, ma l’attenzione maggiore si è concentrata sulle uova fresche da allevamento all’aperto a marchio Lovosan, per le quali è stato disposto un richiamo precauzionale a causa della possibile presenza di Salmonella. Il provvedimento, pubblicato sul portale ministeriale il 20 ottobre 2025, coinvolge le confezioni da sei uova e i plateau da trenta uova appartenenti ai lotti 41 e 42, con date di scadenza comprese tra il 28 ottobre e il 7 novembre 2025. La produzione è riconducibile all’Azienda Agricola Battisti Sabatino, con stabilimento situato in via Monte Totagna 31 a Terni e marchio di identificazione IT X9L8L CE.

L’avviso di richiamo precisa che la misura è stata adottata a titolo precauzionale, ma invita espressamente i consumatori a non consumare le uova appartenenti ai lotti indicati e a restituirle presso il punto vendita di acquisto. Ogni prodotto riconsegnato deve essere rimborsato anche in assenza dello scontrino. Il rischio, legato alla possibile contaminazione microbiologica da Salmonella, impone la massima prudenza, considerando che si tratta di un alimento di uso quotidiano e spesso consumato senza cottura prolungata, circostanza che amplifica le possibilità di infezione.

Lovosan Richiamo

Il focolaio di richiami non si limita tuttavia alle sole uova. Nello stesso fine settimana, il Ministero della Salute ha diffuso ulteriori comunicazioni relative a prodotti dolciari e cereali. Tra questi si segnala il richiamo dei cuneesi fondenti al rum a marchio Il Viaggiator Goloso, a causa di un errore di confezionamento che potrebbe aver comportato la presenza del prodotto «praline 4 nocciole» all’interno delle scatole destinate ai cuneesi. Le confezioni interessate, da 200 grammi, appartengono al lotto C35139 con termine minimo di conservazione 20 settembre 2026. La produzione è opera della società Dulcioliva Srl per conto di Unes Maxi Spa, con sede produttiva a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. Sebbene la problematica non presenti rischi microbiologici o tossicologici, trattandosi di un errore di etichettatura, la non corretta informazione sulle possibili tracce di allergeni impone comunque il ritiro del lotto interessato come misura di tutela.

Ancora più esteso è il caso relativo al mais per popcorn, per il quale è stato segnalato un rischio dovuto alla possibile presenza di alcaloidi del tropano oltre i limiti di legge. La sostanza, di origine naturale, può svilupparsi durante la coltivazione in seguito alla contaminazione della materia prima con specie infestanti appartenenti alla famiglia delle Solanacee. I prodotti coinvolti comprendono numerosi marchi diffusi sul mercato italiano: Veggy Duck, Easy Vibes, The Italian Food Shop, Coal e Cibon, tutti prodotti dalla Melandri Gaudenzio Srl nello stabilimento di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna.

I lotti interessati dal provvedimento comprendono, tra gli altri, le confezioni Veggy Duck da 1 kg (lotti 162/25 e 190/25 con TMC rispettivamente dicembre 2026 e gennaio 2027), Easy Vibes da 900 g (lotti 155/25, 162/25, 171/25, 183/25 e 190/25), The Italian Food Shop da 500 g (lotto 171/25, TMC dicembre 2026), Coal da 500 g (lotto 170/25, TMC dicembre 2026) e Cibon in formati da 5 e 25 kg (con i lotti 149/25, 177/25, 184/25, 178/25 e 202/25). In diversi casi il richiamo è stato disposto anche da catene della grande distribuzione come Conad e Sigma, che avevano già segnalato precedenti ritiri degli stessi prodotti per la medesima motivazione.

L’azienda romagnola coinvolta ha dichiarato di aver avviato da subito le procedure di tracciabilità interna per identificare con esattezza le partite di mais potenzialmente contaminate e di aver sospeso la distribuzione di ogni articolo appartenente ai lotti in questione in attesa delle verifiche definitive. Gli alcaloidi del tropano rappresentano una forma di contaminazione accidentale possibile nei cereali e, se ingeriti in quantità rilevanti, possono provocare disturbi gastrointestinali e neurologici. Da qui la decisione del Ministero di pubblicare immediatamente l’avviso a tutela della salute pubblica.

In questo contesto di allerta estesa, il caso delle uova Lovosan appare particolarmente significativo, poiché coinvolge un prodotto fresco e facilmente deperibile, con distribuzione capillare. L’Azienda Agricola Battisti Sabatino è una realtà locale specializzata in allevamenti aperti e già soggetta a rigidi controlli igienico-sanitari, ma la presenza di Salmonella in un lotto rappresenta comunque un indice di vulnerabilità tipico della filiera avicola. La Salmonella è un batterio patogeno responsabile di infezioni gastrointestinali acute, che possono risultare gravi in soggetti fragili come anziani, bambini e donne in gravidanza. Per questo motivo, anche una possibile contaminazione, pur non accertata in tutti i campioni, è ritenuta sufficiente per attivare i protocolli di richiamo.

Alle consumatrici e ai consumatori viene ricordato che la cottura completa delle uova riduce in modo significativo il rischio di trasmissione del batterio, ma che la procedura di ritiro rimane obbligatoria indipendentemente da qualsiasi trattamento domestico. Le autorità sanitarie hanno avviato i relativi controlli sui canali distributivi per garantire che nessuna confezione appartenente ai lotti segnalati rimanga esposta alla vendita. Parallelamente, si prosegue con il monitoraggio dell’intera catena logistica per verificare che non siano stati distribuiti ulteriori prodotti a rischio in altri punti vendita della penisola.

Il Ministero della Salute, nella comunicazione ufficiale, ha ribadito come tali richiami facciano parte di un sistema di sorveglianza alimentare consolidato e necessario per garantire la sicurezza dei consumatori. Ogni segnalazione, anche preventiva, è il risultato di controlli analitici mirati e del coordinamento tra le autorità territoriali e le aziende produttrici. Nel caso specifico delle uova Lovosan, le verifiche sono state condotte in collaborazione con i servizi veterinari locali e hanno portato all’immediato blocco della distribuzione dei lotti sospetti. Una prontezza di intervento che evidenzia l’efficienza del sistema di allerta rapido italiano e dell’approccio precauzionale alla gestione del rischio alimentare.

Con questi ultimi richiami, si allunga ulteriormente la lista dei prodotti ritirati nel mese di ottobre 2025, che già comprendeva gelati, tofu, orata congelata, mozzarella e tisane alla canapa, a conferma di un periodo di intensa attività di controllo e monitoraggio da parte delle istituzioni sanitarie. La raccomandazione finale rimane la stessa: controllare con attenzione i numeri di lotto riportati sulle confezioni prima del consumo, al fine di evitare qualsiasi rischio potenziale per la salute.