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La “Nutella” di Louis Vuitton conquista il mercato del lusso gastronomico

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Anelli di Zucchine

Louis Vuitton ha esteso il proprio impero del lusso oltre i confini della moda, lanciando una crema spalmabile al cioccolato e nocciole che ha rapidamente conquistato lo status di oggetto del desiderio tra i consumatori di tutto il mondo. Pâte à Tartiner Choc Au Lait, questo il nome ufficiale del prodotto, rappresenta l’incarnazione gastronomica dell’eleganza francese secondo i codici della celeberrima maison.

La crema spalmabile nasce dalla collaborazione tra Louis Vuitton e Maxime Frédéric, pasticcere pluripremiato recentemente eletto Miglior Pasticcere del Mondo 2025 durante la cerimonia dei World’s 50 Best Restaurants. Il maestro francese, trentaseienne originario della Normandia, ha perfezionato la sua arte nei più prestigiosi palazzi parigini come Le Meurice e il George V, prima di approdare al Cheval Blanc Paris nel 2020 e successivamente entrare nell’universo Louis Vuitton.

Gli ingredienti selezionati per questa creazione riflettono l’eccellenza artigianale che contraddistingue il marchio francese. La formula combina nocciole francesi macinate artigianalmente in mulini di pietra, cioccolato al latte bianco proveniente dal Perù, selezionato per le sue caratteristiche organolettiche pregiate, e l’elemento distintivo rappresentato dalla vaniglia blu, varietà considerata la più pregiata al mondo coltivata sull’Isola della Riunione nelle regioni francesi d’Oltremare.

Il prodotto viene commercializzato esclusivamente attraverso la rete delle Le Chocolat Maxime Frédéric at Louis Vuitton, concept store dedicati alla cioccolateria di lusso della maison. Il primo punto vendita ha aperto i battenti a Parigi nel 2022, situato al 26 Quai de la Mégisserie nel primo arrondissement, affacciato sulla Senna e collocato sopra l’esposizione LV Dream. La location parigina opera quotidianamente dalle 11 alle 20 e offre l’intera gamma delle creazioni cioccolatiere firmate Louis Vuitton.

L’espansione internazionale del format ha visto l’apertura di un secondo store presso il Marina Bay Sands di Singapore nel febbraio 2024, rappresentando il primo negozio di cioccolato Louis Vuitton in Asia. Successivamente, nel luglio 2025, la maison ha inaugurato il primo punto vendita americano all’interno del flagship store temporaneo di 57th Street a New York, introducendo creazioni esclusive ispirate alla cultura gastronomica locale come una barretta che reinterpreta la tradizionale pecan pie americana.

Il mercato cinese ha rappresentato un capitolo particolare nell’espansione globale del brand cioccolatiero. Nel luglio 2024 Louis Vuitton ha aperto il suo primo e unico negozio di cioccolato dedicato in Cina presso il Qiantan Taikoo Li di Shanghai, offrendo oltre venti prodotti artigianali con prezzi compresi tra 240 e 3.200 yuan. Tuttavia, dopo appena un anno di attività, nell’agosto 2025 il punto vendita ha cessato definitivamente le operazioni, chiudendo il primo esperimento della maison nel mercato cioccolatiero cinese.

Il posizionamento di prezzo della Pâte à Tartiner riflette il posizionamento luxury del marchio. Nei negozi ufficiali, un vasetto da 330 grammi viene venduto a circa 35 euro a Parigi e 50 dollari di Singapore a Singapore. Tuttavia, la limitata disponibilità e l’esclusività geografica hanno generato un mercato secondario particolarmente vivace, dove i prezzi possono raggiungere cifre straordinarie. Sulle piattaforme di rivendita online come eBay, singoli vasetti vengono offerti a cifre che oscillano tra i 250 e i 500 dollari, rendendo paradossalmente più conveniente un viaggio a Parigi per l’acquisto diretto.

Questo fenomeno di speculazione commerciale ha trasformato la crema spalmabile in un vero e proprio oggetto da collezione, paragonabile agli accessori di moda del brand. L’elevato markup applicato dai rivenditori non autorizzati testimonia l’appeal straordinario che il prodotto esercita sui consumatori, disposti a pagare cifre elevate pur di possedere questo simbolo di appartenenza al mondo Louis Vuitton.

La strategia di distribuzione limitata adottata dalla maison francese rispecchia le logiche consolidate del marketing del lusso, dove la scarsità artificiale genera desiderabilità e status symbol. L’impossibilità di acquistare il prodotto attraverso canali online ufficiali costringe i consumatori a recarsi fisicamente presso le location selezionate, trasformando l’acquisto in un’esperienza di viaggio e scoperta.

La risposta del pubblico sui social media ha contribuito significativamente alla notorietà del prodotto. Numerose tiktoker e influencer hanno testato la crema spalmabile, generando contenuti virali che hanno amplificato la visibilità del prodotto ben oltre i confini dei consumatori tradizionali di luxury goods. I commenti degli utenti si dividono tra chi esalta la qualità organolettica superiore alla tradizionale Nutella e chi considera eccessivo il rapporto qualità-prezzo, alimentando un dibattito che mantiene alta l’attenzione mediatica.

Il progetto cioccolatiero di Louis Vuitton si inserisce in una tendenza più ampia che vede i brand della moda di lusso espandersi nel settore food & beverage. Analogamente a quanto fatto da altri marchi premium con collaborazioni nel settore alimentare, Louis Vuitton ha identificato nella gastronomia d’eccellenza un terreno fertile per estendere la propria identità di marca e raggiungere nuove fasce di consumatori.

L’operazione rappresenta inoltre un test significativo per misurare l’elasticità della domanda nei confronti di prodotti di consumo quotidiano quando questi vengono elevati a simboli di lusso attraverso ingredienti premium, packaging esclusivo e distribuzione limitata. Il successo commerciale, misurato anche attraverso il fenomeno speculativo del mercato secondario, conferma la validità dell’approccio strategico adottato dalla maison francese.

Maxime Frédéric, oltre al lavoro per Louis Vuitton, ha recentemente lanciato Pleincœur, una panetteria-pasticceria indipendente nel diciassettesimo arrondissement parigino, accompagnata dall’Atelier Noisette & Chocolat, laboratorio specializzato nella lavorazione artigianale di nocciole e cioccolato. Questa iniziativa imprenditoriale testimonia l’evoluzione del pasticcere verso un approccio più ampio e sostenibile nella produzione dolciaria di alta qualità.

L’esperienza Louis Vuitton nel settore cioccolatiero dimostra come i confini tradizionali tra diverse industrie del lusso stiano progressivamente sfumando, aprendo nuove opportunità per brand consolidati di esplorare territori adiacenti mantenendo coerenza con i propri valori fondamentali di eccellenza, artigianalità e esclusività.