AttualitàCucinare con l’Acqua di Mare è Pericoloso per la Salute? Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine L’episodio che ha visto Brooklyn Beckham preparare la pasta con l’acqua di mare direttamente prelevata dallo specchio d’acqua su cui navigava ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica e degli esperti un tema tanto suggestivo quanto controverso: ovvero la reale sicurezza dell’utilizzo dell’acqua marina in cucina. Se da un lato il gesto dell’influencer ha prodotto numerose condivisioni sui social network e discussioni sulla creatività culinaria, dall’altro ha sollevato fortissime perplessità da parte degli specialisti riguardo ai rischi igienico-sanitari associati a una simile praticaLe ragioni del pericolo: contaminanti, microbi e salinitàGli esperti di sicurezza alimentare sono unanimi nel sottolineare che cucinare con acqua di mare prelevata senza alcun trattamento è una pratica fortemente sconsigliata. L’acqua marina è infatti naturalmente ricca non solo di sali minerali, ma anche di numerosi elementi potenzialmente dannosi per la salute umana. Tra i principali pericoli si annoverano la presenza di microrganismi patogeni come Escherichia coli, batteri fecali, virus come il norovirus, alghe tossiche e parassiti, tutti capaci di sopravvivere persino in acque apparentemente limpide e pulite. Inoltre, nelle zone costiere e nei pressi di imbarcazioni, l’acqua può essere contaminata da idrocarburi, scarichi fognari, residui chimici di origine industriale, metalli pesanti e microplastiche, rendendo il rischio microbiologico e chimico tutt’altro che trascurabile.L’alto grado di salinità dell’acqua marina comporta inoltre implicazioni significative: l’eccesso di sodio può provocare ipernatriemia e disidratazione, con effetti potenzialmente dannosi soprattutto in soggetti con problematiche renali o ipertensione. Si tratta, dunque, di un liquido imprevedibile dal punto di vista della composizione e della sicurezza, che non risponde agli standard delle acque potabili.Il mito della bollitura e la falsa sicurezzaMolti ritengono che portare l’acqua di mare a ebollizione sia sufficiente a renderla sicura per la preparazione dei cibi; in realtà ciò non corrisponde al vero. La bollitura può ridurre parzialmente alcuni patogeni di origine batterica, ma non elimina residui chimici, metalli pesanti, microplastiche e numerose sostanze organiche o inorganiche inquinanti. Inoltre alcuni batteri e le loro tossine sono piuttosto resistenti alle alte temperature, aumentando le probabilità di incorrere in disturbi gastrointestinali, infezioni acute o, in rari casi, in patologie molto gravi.Brooklyn Beckham e il trend social: tra moda e rischio concretoL’azione di Brooklyn Beckham, immortalata in video mentre la pasta viene cotta in acqua di mare raccolta direttamente durante una gita in yacht, ha diviso profondamente la comunità web tra chi ne ha lodato la creatività e chi ne ha stigmatizzato l’imprudenza. I commentatori hanno sottolineato come in alcune aree marittime la concentrazione di inquinanti sia tale da rendere questa abitudine una vera minaccia, soprattutto considerando che le aree frequentate da natanti sono spesso soggette a scarichi di idrocarburi, carburanti e acque nere, fattori che incrementano la carica di contaminanti nell’acqua anche lontano dalla costa.L’eco mediatico di questa scelta, tuttavia, non è privo di conseguenze: diversi esperti e quotidiani hanno ricordato episodi di tossinfezione alimentare riconducibili a pratiche simili, ribadendo come la moda di immergere cibi nell’acqua di mare o di usarla per la cottura esponga a rischi concreti di infezione da agenti patogeni, con casi documentati di contaminazione da Escherichia coli anche in ambiente ricreativo e domestico.Solo acqua di mare microfiltrata e uso regolamentato nella ristorazioneDiverso è il discorso relativo all’acqua di mare depurata, microfiltrata e commercializzata appositamente per uso alimentare. In questo caso, dopo rigorosi trattamenti di sterilizzazione e filtrazione a freddo che eliminano la carica microbica e i contaminanti chimici, l’acqua di mare può essere impiegata in sicurezza come ingrediente per ricette tradizionali e gourmet. In Italia e all’estero sono sempre più numerosi i prodotti in bottiglia etichettati per cucina, adottati in particolar modo nell’alta ristorazione, nel rispetto delle normative vigenti e sotto il controllo degli enti preposti alla sicurezza alimentare. Tuttavia, anche in questo caso, è opportuno ricordare l’elevato apporto di sale e la necessità di utilizzarla con moderazione.Raccomandazioni della comunità scientifica e quadro normativoNé la normativa europea né la legislazione italiana disciplinano in modo specifico l’uso dell’acqua di mare come ingrediente negli alimenti casalinghi; di conseguenza, la responsabilità circa la sicurezza del gesto ricade totalmente sull’utilizzatore. Gli esperti consultati da testate specializzate ribadiscono la necessità di evitare qualsiasi pratica di prelievo diretto dal mare per scopi culinari, privilegiando esclusivamente prodotti tracciati e trattati industrialmente. Il quadro resta dunque netto: ogni utilizzo imprudente costituisce un potenziale rischio per la salute umana, rendendo ogni moda o emulazione sui social fonte di possibile pericolo, soprattutto presso una platea giovane e meno consapevole delle implicazioni igieniche.