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Trump vuole cambiare anche la Coca-Cola: Come Sarà la Nuova Coca Cola

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Anelli di Zucchine

Donald Trump torna a scuotere la cultura americana e questa volta prende di mira uno dei suoi simboli più universali: la Coca-Cola. Con un annuncio apparso sul suo social Truth, il presidente ha rivelato di aver spinto per una modifica nella ricetta della celebre bevanda, eliminando lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio per sostituirlo con lo zucchero di canna. Una decisione che, almeno secondo Trump, renderà la Coca-Cola “solo migliore”. L’azienda non ha confermato ufficialmente la revisione della storica formula, ma l’amministratore delegato James Quincey ha aperto alla possibilità di innovazioni nella composizione dei prodotti, sottolineando il proprio impegno a ridurre la quantità di zuccheri.

La mossa, apparentemente dettata da motivazioni salutistiche, si inserisce nel più ampio programma della Casa Bianca chiamato “Make America Healthy Again”. Un’iniziativa che suona quasi ironica se si considera lo stile alimentare del suo stesso promotore, celebre per le abbuffate di fast food e per le bibite gassate, tra cui la Diet Coke, sua compagna inseparabile. Eppure dietro la facciata salutista, l’operazione nasconde una dimensione ben più profonda, fatta di interessi economici, strategie politiche e conseguenze industriali.

Negli Stati Uniti, la Coca-Cola utilizza lo sciroppo di mais fin dagli anni ’80, quando si decise di abbandonare lo zucchero di canna per motivi economici e logistici, sfruttando la facilità di approvvigionamento e il basso costo del mais prodotto in abbondanza nel Midwest. Ora, il ritorno allo zucchero di canna apre una vera e propria frattura tra i due mondi agricoli: da un lato i produttori di mais, allarmati dal possibile crollo della domanda e dai posti di lavoro a rischio, dall’altro i coltivatori di canna da zucchero, che salutano l’iniziativa come un’opportunità storica. E non è un caso che proprio la Florida, stato cardine per la produzione di zucchero e residenza elettorale di Trump, possa beneficiare in modo significativo di questo cambio di rotta.

Al di là della bottiglia e del suo contenuto, la nuova Coca-Cola diventa così un altro terreno di scontro politico, economico e culturale, trasformandosi da semplice bibita a simbolo liquido delle divisioni interne al Paese. Un cambiamento che non toccherà direttamente il gusto degli europei, dove la versione con zucchero di canna è da tempo la norma, ma che negli Stati Uniti rischia di modificare equilibri profondi e consolidati, proprio nel cuore della cosiddetta “America profonda”. Il gusto, si sa, è personale. Ma quando una bevanda diventa bandiera, persino una bolla può fare rumore.