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Torna la “Festa dei Fiori”: Ecco Dove e Quando Vivere Questo Incantesimo sul Lago

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Anelli di Zucchine

Dopo una lunga attesa, dal 8 al 14 settembre 2025 Monte Isola si prepara a rivestire i suoi antichi borghi di Carzano e Novale con l’esplosione cromatica più attesa del territorio sebino. La Festa di Santa Croce, conosciuta universalmente come la Festa dei Fiori, torna con tutto il suo carico di tradizione, fede e arte popolare, trasformando la più grande isola lacustre d’Europa in uno scenario da fiaba.

L’evento quinquennale, che quest’anno segna un ritorno particolarmente significativo dopo lo stop imposto dalla pandemia nel 2020, rappresenta una delle manifestazioni folcloristiche più affascinanti del panorama italiano. Oltre 70.000 visitatori sono attesi sull’isola per assistere al miracolo artistico che coinvolge l’intera comunità di pescatori in un progetto collettivo di straordinaria bellezza.

Il cuore pulsante della manifestazione risiede nella realizzazione artigianale di oltre 200.000 fiori di carta, creati rigorosamente a mano dalle donne del paese secondo tecniche segrete tramandate di generazione in generazione. Ogni famiglia partecipa con dedizione alla preparazione di queste opere d’arte effimere, impiegando mesi di lavoro minuzioso per dare vita a composizioni floreali di incredibile realismo che spaziano dalle rose classiche ai grappoli di glicine, dalle orchidee alle margherite.

Festa Dei Fiori

La tradizione affonda le radici in un voto popolare risalente al 1836, quando gli abitanti di Carzano e Novale furono colpiti da una devastante epidemia di colera che decimò la popolazione locale. Di fronte al flagello, la comunità si rivolse alla protezione della Santa Croce, promettendo di organizzare una grandiosa festa quinquennale qualora fosse stata liberata dal morbo. Il miracolo si compì e da allora, per quasi due secoli, la promessa viene rinnovata con devozione immutata.

Il momento culminante della celebrazione è fissato per domenica 14 settembre, giorno in cui la liturgia cattolica celebra l’Esaltazione della Santa Croce. La solenne processione attraversa i vicoli medievali dell’isola portando in trionfo la reliquia della Vera Croce, accompagnata dalla partecipazione del Vescovo di Brescia e dalle note della banda musicale locale. L’atmosfera si carica di suggestione religiosa e comunitaria, dove il sacro e il profano si fondono in un’esperienza emotiva unica.

La preparazione dell’evento rappresenta un vero e proprio rito collettivo che inizia con largo anticipo. Le “signore dei fiori”, custodi di questa antica arte, si riuniscono quotidianamente per creare con carta velina e crespa le migliaia di composizioni necessarie all’addobbo completo dei borghi. Ogni donna addobba il proprio cortile o il tratto di strada antistante la propria abitazione, ma mantiene rigorosamente segreti i tipi di fiori realizzati fino al momento dell’allestimento finale.

Le strutture di sostegno, costituite da arcate lignee e listelli decorativi, vengono ricoperte con rami di pino raccolti appositamente in Val Camonica e Val Palot, creando uno sfondo naturale che esalta la bellezza artificiosa dei fiori di carta. L’allestimento trasforma completamente la fisionomia urbana di Carzano, dove ogni angolo, balcone, porticato e vicolo diventa parte di un’installazione artistica collettiva di proporzioni monumentali.

L’accesso all’evento richiede particolare attenzione logistica. Per contenere i flussi turistici e garantire la sicurezza pubblica, è stato introdotto un sistema di prenotazione obbligatoria. Chi intende raggiungere Monte Isola dai porti di Sulzano e Sale Marasino deve munirsi di un pass gratuito rilasciato da Visit Lake Iseo, mentre per tutti gli altri collegamenti lacustri è necessario l’acquisto anticipato del biglietto online. Le corse dei battelli sono state significativamente potenziate con collegamenti straordinari che garantiscono la copertura di tutte le località rivierasche.

La manifestazione rappresenta anche un momento di riflessione sulle tradizioni popolari e sulla loro trasmissione alle nuove generazioni. Le artigiane esprimono preoccupazione per il progressivo disinteresse delle giovani donne verso quest’arte antica, temendo per la continuità futura di una pratica che costituisce l’identità stessa della comunità isolana. Nonostante ciò, l’evento mantiene intatta la sua capacità di mobilitare l’intera popolazione locale in un progetto comune che trascende le singole individualità.

La Festa dei Fiori di Monte Isola si configura come un esempio straordinario di come le tradizioni religiose e culturali possano sopravvivere e rinnovarsi nel tempo, mantenendo la propria autenticità pur aprendosi al mondo contemporaneo. In un’epoca di globalizzazione e standardizzazione culturale, questa celebrazione quinquennale rappresenta un presidio di identità territoriale e un modello di turismo culturale sostenibile che valorizza il patrimonio immateriale delle comunità locali.

L’incantesimo di settembre trasformerà ancora una volta Monte Isola in un giardino galleggiante sul Lago d’Iseo, dove l’arte popolare, la devozione religiosa e la bellezza paesaggistica si fondono in un’esperienza irripetibile che conferma il borgo tra i tesori più preziosi del patrimonio culturale italiano.