AttualitàRichiamato Salame dai Supermercati: Ecco la Marca e i Lotti InteressatiIl Ministero della Salute ha disposto il ritiro immediato di un lotto di salame stagionato a marchio Ravanetti, prodotto dal Salumificio Ravanetti & C. Srl di Felino (Parma), per la possibile presenza di frammenti di spugna. L’allerta, pubblicata il 28 aprile 2025, interessa esclusivamente i prodotti con data di produzione 15 gennaio 2025 (lotto 15-01-2025), riconoscibili dall’etichettatura completa e dal codice IT 951 L CE dello stabilimento. L’azienda ha attivato procedure di richiamo volontario, invitando i consumatori a restituire il prodotto presso i punti vendita d’acquisto senza necessità di presentare lo scontrino.L’episodio si inserisce nel solco delle attività di vigilanza alimentare coordinate dal Ministero della Salute, che nel solo 2025 ha già registrato 74 richiami ufficiali. La contaminazione da corpi estranei rappresenta una delle principali cause di ritiro precauzionale degli alimenti, con i frammenti di spugna che in questo caso specifico potrebbero derivare da difetti nel processo di pulizia degli impianti. Il Salumificio Ravanetti, storico produttore parmense, ha immediatamente avviato le indagini interne per identificare l’origine del problema, collaborando con gli ispettori del Servizio Sanitario Nazionale.Il salame stagionato richiamato viene commercializzato in pezzi interi a peso variabile, avvolto nella tradizionale budello naturale e contraddistinto dall’etichetta cartacea applicata direttamente sul prodotto. Oltre al lotto 15-01-2025, gli elementi identificativi comprendono la denominazione “Salame Stagionato”, il marchio Ravanetti e l’indicazione dello stabilimento di produzione sito in via I° Maggio 2, frazione San Michele di Tiorre. L’assenza di confezionamento sottovuoto ha reso particolarmente critico l’intervento, considerata la vendita diretta al banco salumi in numerosi esercizi commerciali.Le autorità sanitarie raccomandano di verificare immediatamente l’etichetta dei prodotti acquistati, concentrandosi sulla data di produzione e sul codice identificativo. In caso di corrispondenza con il lotto interessato, è tassativo interrompere il consumo e riconsegnare il salame presso il punto vendita, dove sarà possibile ottenere il rimborso o la sostituzione. L’ingestione accidentale di frammenti di spugna potrebbe provocare lesioni al tratto gastrointestinale, con rischi di perforazione intestinale o fenomeni occlusivi particolarmente pericolosi per bambini e anziani.Il richiamo coinvolge una delle realtà storiche della salumeria parmense, nota per la produzione di salami stagionati secondo metodi tradizionali. Nonostante la limitazione a un singolo lotto, l’episodio rischia di intaccare la reputazione dell’azienda in un momento di forte competitività nel settore dei salumi di alta gamma. Analisti del settore alimentare sottolineano come questi eventi impongano alle imprese investimenti crescenti in tecnologie di controllo qualità, come metal detector e sistemi a raggi X, per scongiurare contaminazioni fisiche.Il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) registra in media 50 notifiche mensili per contaminanti fisici negli alimenti, con l’Italia che mantiene standard di controllo tra i più rigorosi a livello comunitario. I frammenti di spugna rappresentano un’anomalia meno frequente rispetto a vetro o metalli, ma richiedono uguale attenzione per i potenziali danni alla salute. L’episodio del salame Ravanetti conferma l’importanza della tracciabilità completa dei lotti produttivi, elemento chiave per limitare rapidamente gli effetti dei richiami.