AttualitàQual è il cibo preferito di Topo Gigio? Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine Topo Gigio, il celebre pupazzo antropomorfo creato nel 1959 da Maria Perego e Federico Caldura con la collaborazione del regista Guido Stagnaro, ha conquistato generazioni di italiani con il suo carattere innocente e romantico, diventando un’icona della televisione nazionale e internazionale. Ma oltre alla sua voce caratteristica e al suo inconfondibile aspetto fisico con grandi orecchie tonde, occhi azzurri e un piccolo dente sporgente, Topo Gigio è rimasto nell’immaginario collettivo anche per due grandi passioni culinarie: il formaggio Groviera e i biscotti Pavesini.La golosità per il Groviera: caratteristica distintiva del personaggioFin dalla sua creazione, Topo Gigio è stato caratterizzato da una golosità irrefrenabile nei confronti del formaggio, tipicamente il Groviera. Questa passione non è casuale, ma si inserisce perfettamente nelle caratteristiche tipiche dei topi immaginari nell’ambito della cultura popolare. Nelle sue numerose apparizioni televisive, il simpatico topolino non perdeva occasione per dimostrare il suo amore sconfinato per questo formaggio, trasformandolo in un elemento distintivo della sua personalità.L’amore di Topo Gigio per il Groviera era tale che nei contenuti più recenti lo si vede costruire vere e proprie torri di formaggio, definite da lui stesso come “capolavori incredibilmente deliziosi di super squisitezza”. La sua golosità arriva a livelli estremi, tanto da non preoccuparsi minimamente della stabilità precaria delle sue creazioni culinarie, interessato solo a soddisfare la sua insaziabile fame di formaggio.Questa caratteristica è rimasta così radicata nel personaggio che ancora oggi, a più di sessant’anni dalla sua creazione, quando si parla di Topo Gigio il collegamento con il Groviera è immediato. Non a caso, in occasione dell’Eurovision 2025, è stato scelto come rappresentante dell’Italia proprio con il riferimento “Nella terra del Groviera, Topo Gigio rappresenterà l’Italia”, a testimonianza di come questo legame sia entrato profondamente nella cultura popolare italiana.I Pavesini e Topo Gigio: una collaborazione pubblicitaria di successoNel 1963, il destino professionale di Topo Gigio subisce una svolta significativa quando Mario Pavesi in persona decide di contattare Maria Perego per ingaggiare il suo pupazzo come testimonial dei biscotti Pavesini. Si trattava di un periodo in cui il Carosello rappresentava l’appuntamento pubblicitario più amato dagli italiani, capace di trasformare personaggi e slogan in vere e proprie icone della cultura popolare.La collaborazione tra Topo Gigio e i Pavesini durò dal 1963 al 1975, periodo in cui il pupazzo diventò il volto ufficiale dei famosi biscotti in una serie di spot pubblicitari che hanno fatto la storia della televisione italiana. L’incontro tra questi due mondi non fu casuale: Mario Pavesi, colpito dalla popolarità del personaggio, si recò personalmente da Maria Perego per proporle la collaborazione, mostrando una semplicità e bonomia che colpirono profondamente l’artista.Lo stesso imprenditore partecipava attivamente alla produzione degli spot, intervenendo nelle discussioni e apprezzando l’atmosfera del set, dimostrando un coinvolgimento personale in questa nuova avventura pubblicitaria. La scelta si rivelò vincente: il successo fu immediato e Topo Gigio divenne inseparabile dai Pavesini nell’immaginario collettivo degli italiani.Lo slogan e la canzone che hanno fatto la storiaDurante la lunga collaborazione con i Pavesini, Topo Gigio rese celebre lo slogan “È sempre l’ora dei Pavesini”, introdotto nel 1960. Questo motto, semplice ma efficace, suggeriva la leggerezza del prodotto e la possibilità di consumarlo in qualsiasi momento della giornata, caratteristica che veniva enfatizzata nei vari sketch pubblicitari.Ma il vero colpo di genio fu la creazione di un motivetto cantato dallo stesso Topo Gigio, che recitava: “Ho comprato i Pavesini e son contento, ho comprato Pavesini e me ne vanto, me ne mangio un pacchettin di quei buoni biscottin e mi tengo su, su, su, con i Pavesin”. Questa canzone, interpretata con la caratteristica voce di Peppino Mazzullo che passava da toni gravi a improvvisi falsetti, diventò un tormentone che ancora oggi risuona nella memoria di molti italiani.Negli spot, Topo Gigio si esibiva in veri e propri sketch narrativi dove i biscotti Pavesini erano inseriti in momenti della vita quotidiana. Particolarmente ricordata è la “Sveglietta”, uno dei primi episodi, in cui il pupazzo faceva colazione con gli iconici biscotti, o ancora il “Compare Turiddu” in cui consigliava i Pavesini per tenere su il morale dei bambini.L’evoluzione della comunicazione pubblicitariaNel corso degli anni, pur mantenendo Topo Gigio come protagonista, la comunicazione pubblicitaria dei Pavesini si evolse seguendo le nuove esigenze del mercato. Negli ultimi filmati trasmessi durante il Carosello, l’attenzione si spostò sulla praticità d’uso e sulla possibilità di consumare i biscotti in qualsiasi luogo e momento grazie alle confezioni monodose, tramite il nuovo slogan “Pronti in tasca, pronto Pavesini”.Il legame tra Topo Gigio e i Pavesini si estese anche al merchandising, con la creazione di gadget che oggi sono diventati oggetti da collezione. Nel 1960 furono prodotti pupazzi in PVC del personaggio in varie versioni tematiche (subacqueo, Beatles, astronauta, Babbo Natale, marinaio, sciatore e scolaro), distribuiti come omaggio promozionale dei biscotti. Questi oggetti, alti circa 10 centimetri e realizzati in plastica colorata, rappresentano oggi pezzi ricercati dai collezionisti e testimoniano l’impatto culturale di questa collaborazione commerciale.Un’eredità culturale che dura nel tempoL’associazione di Topo Gigio con i Pavesini e la sua passione per il Groviera sono rimaste così impresse nella memoria collettiva degli italiani che, ancora oggi, a distanza di molti decenni, continuano a rappresentare elementi caratterizzanti del personaggio. La recente partecipazione di Topo Gigio al Festival di Sanremo 2025, dove ha duettato con Lucio Corsi nell’interpretazione del brano “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, dimostra la persistente popolarità di questo personaggio che ha saputo attraversare generazioni mantenendo intatte le sue caratteristiche distintive.Maria Perego, la creatrice di Topo Gigio, ha lavorato fino agli ultimi anni della sua vita (è scomparsa nel 2019 all’età di 95 anni) a nuovi progetti legati al suo personaggio, inclusa una serie a cartoni animati trasmessa da Rai Yoyo. Questo continuo rinnovamento ha permesso al topolino più famoso d’Italia di rimanere attuale pur conservando quelle caratteristiche che lo hanno reso iconico: la timidezza, l’innocenza, il romanticismo e, naturalmente, la sua insaziabile golosità per il Groviera e i Pavesini.La storia di Topo Gigio rappresenta un caso emblematico di come un personaggio creato per l’intrattenimento televisivo possa trasformarsi in un’icona culturale duratura, capace di evolversi mantenendo le proprie caratteristiche distintive. Le sue passioni gastronomiche per il Groviera e i Pavesini, lungi dall’essere semplici dettagli, hanno contribuito a definirne la personalità e a renderlo ancora più amato dal pubblico di tutte le età, incarnando perfettamente quella che la sua stessa creatrice definiva “il ritratto del candore, della fiducia in un mondo flagellato dai pericoli, dalla satira e dalle paure”.