AttualitàJiaogulan, la misteriosa «erba dell’immortalità» dalle straordinarie proprietà benefiche Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine La Gynostemma pentaphyllum, conosciuta in Cina con il nome di jiaogulan e soprannominata «erba dell’immortalità», rappresenta una delle piante medicinali più affascinanti e promettenti della tradizione orientale, oggi al centro di un crescente interesse scientifico internazionale per le sue straordinarie proprietà terapeutiche. Questa pianta rampicante della famiglia delle Cucurbitacee, originaria delle zone montane e boschive dell’Asia orientale, viene utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese per le sue capacità di promuovere longevità e benessere generale.Le origini dell’utilizzo del jiaogulan affondano le radici nella storia millenaria della medicina cinese, dove le foglie venivano impiegate già durante la dinastia Ming a partire dalla seconda metà del 1300 per le loro proprietà rinvigorenti e terapeutiche. La denominazione «erba dell’immortalità» deriva dall’osservazione che gli abitanti della provincia cinese di Guizhou, che consumano regolarmente questa pianta sotto forma di decotto, presentano una longevità eccezionale con una percentuale significativa di persone che raggiungono e superano i cento anni di età. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale, portando a numerosi studi che hanno iniziato a svelare i meccanismi alla base delle proprietà benefiche di questa straordinaria pianta.Dal punto di vista botanico, la Gynostemma pentaphyllum è una liana rampicante dioica che può raggiungere fino a otto metri di lunghezza, caratterizzata da foglie palmate composte da cinque foglioline, da cui deriva l’aggettivo pentaphyllum. La pianta cresce spontaneamente nel Vietnam del Nord, in Corea del Sud, in Cina meridionale e in Giappone, prediligendo ambienti umidi e ombrosi delle zone montane. Nonostante appartenga alla famiglia delle Cucurbitacee, la stessa di cetrioli e zucche, la Gynostemma si distingue per non produrre i caratteristici frutti voluminosi tipici di questa famiglia vegetale, sviluppando invece piccole bacche nere simili a quelle dei mirtilli.La composizione fitochimica del jiaogulan rappresenta il vero tesoro di questa pianta medicinale, contenendo un complesso di principi attivi che giustifica ampiamente la sua reputazione terapeutica. Le foglie sono ricche di gypenosidi, saponine triterpeniche strutturalmente simili ai ginsenosidi presenti nel ginseng, ma presenti in quantità significativamente superiori con ben 82 diversi tipi di saponine contro i 28 del ginseng tradizionale. Questo fitocomplesso include inoltre flavonoidi antiossidanti come la quercetina, vitamine, minerali essenziali quali fosforo, potassio, zinco e magnesio, polisaccaridi e fitosteroli che agiscono sinergicamente per conferire alla pianta le sue proprietà terapeutiche multisistemiche.Le proprietà adattogene del jiaogulan costituiscono uno degli aspetti più rilevanti dal punto di vista terapeutico, posizionando questa pianta tra gli adattogeni naturali più potenti conosciuti dalla scienza moderna. Un adattogeno è una sostanza naturale capace di aumentare la resistenza dell’organismo nei confronti di diversi tipi di stress, sia fisici che mentali, promuovendo l’omeostasi e l’equilibrio fisiologico generale. I gypenosidi contenuti nella Gynostemma pentaphyllum agiscono modulando la produzione di cortisolo e ossido nitrico, influenzando positivamente la risposta dell’organismo alle condizioni di stress cronico e migliorando la capacità di adattamento a cambiamenti ambientali e psicologici.La ricerca scientifica contemporanea ha confermato molte delle proprietà tradizionalmente attribuite al jiaogulan, con particolare evidenza per quanto riguarda gli effetti metabolici e cardiovascolari. Studi clinici condotti su pazienti diabetici di tipo 2 hanno dimostrato che l’assunzione regolare di tè a base di Gynostemma pentaphyllum per dodici settimane porta a un miglioramento significativo della glicemia e della sensibilità all’insulina, suggerendo un potenziale utilizzo come terapia complementare nel controllo del diabete. Le ricerche hanno inoltre evidenziato la capacità della pianta di regolarizzare i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, aumentando contemporaneamente il colesterolo HDL e contribuendo così alla protezione cardiovascolare.Gli effetti sulla gestione del peso corporeo rappresentano un altro ambito di particolare interesse scientifico, con studi che hanno documentato riduzioni significative del grasso addominale, del peso corporeo complessivo e dell’indice di massa corporea in soggetti che hanno assunto estratti di jiaogulan per periodi prolungati. Questi effetti sembrano essere mediati dall’attivazione dell’enzima AMP-chinasi (AMPK), un regolatore chiave del metabolismo energetico cellulare che aumenta la combustione dei grassi e migliora la sensibilità insulinica a livello muscolare. L’azione antinfiammatoria e antiossidante del jiaogulan contribuisce inoltre alla protezione cellulare contro i danni provocati dai radicali liberi, supportando i processi di invecchiamento sano e la prevenzione di patologie degenerative.La preparazione e il consumo del jiaogulan seguono modalità consolidate dalla tradizione millenaria, con il metodo più comune rappresentato dall’infusione delle foglie essiccate in acqua calda per ottenere una tisana dal sapore caratteristico, inizialmente dolce con un retrogusto leggermente amaro simile alla liquirizia. La preparazione standard prevede l’utilizzo di uno o due cucchiaini di foglie essiccate per tazza d’acqua a temperatura di 90-95 gradi, con un tempo di infusione variabile tra i cinque e i dieci minuti per estrarre efficacemente i principi attivi. Oltre alla forma tradizionale di tisana, il jiaogulan è attualmente disponibile sul mercato come estratto secco in capsule, estratto alcolico e polvere, forme che permettono un dosaggio più preciso e una maggiore praticità d’uso.Nonostante il profilo di sicurezza generalmente favorevole, l’utilizzo del jiaogulan presenta alcune controindicazioni importanti che devono essere attentamente considerate prima dell’assunzione. La pianta è sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento per la mancanza di dati sufficienti sulla sicurezza in queste condizioni fisiologiche particolari. Particolare attenzione deve essere prestata da parte di persone che assumono farmaci anticoagulanti o che presentano patologie legate alla coagulazione sanguigna, poiché il jiaogulan possiede proprietà antiaggreganti che potrebbero potenziare l’effetto di questi medicinali. È inoltre sconsigliato l’uso contemporaneo con farmaci immunosoppressori dato l’effetto stimolante sul sistema immunitario esercitato dalla pianta.L’interesse crescente della comunità scientifica internazionale verso il jiaogulan ha portato a un’espansione della sua disponibilità commerciale, con la pianta che oggi si trova facilmente nelle erboristerie europee e americane sotto forma di tisane e integratori alimentari. Negli Stati Uniti e in Europa, il jiaogulan è spesso commercializzato con il nome di «ginseng del sud» per evidenziare le somiglianze farmacologiche con il più noto Panax ginseng, pur mantenendo un profilo di azione più delicato e privo degli effetti collaterali talvolta associati al ginseng tradizionale. La crescente popolarità di questa pianta medicinale testimonia l’evoluzione dell’approccio terapeutico moderno verso le medicine naturali, dove la saggezza tradizionale si incontra con la validazione scientifica contemporanea per offrire soluzioni terapeutiche integrate e sostenibili.