AttualitàC’è chi mangia mozzarella tutti i giorni, cosa succede a chi lo fa? Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine Il consumo quotidiano di mozzarella rappresenta una pratica diffusa all’interno di regimi alimentari di varia natura, spesso giustificata dal sapore gradevole e dalla versatilità di questo formaggio fresco all’italiana. Tuttavia, ingestione costante e in quantità elevate di mozzarella comporta una serie di ripercussioni sia positive sia negative che meritano un’analisi approfondita, basata su evidenze scientifiche e sulle indicazioni delle principali linee guida nutrizionali.La mozzarella apporta significative quantità di proteine ad alto valore biologico, indispensabili per il mantenimento e la riparazione dei tessuti muscolari e per la sintesi di enzimi e ormoni. Una porzione standard di 30 grammi fornisce mediamente 6 grammi di proteine, contribuendo in misura rilevante al fabbisogno proteico giornaliero di un adulto sano. Allo stesso tempo, il formaggio fresco è un’eccellente fonte di calcio e fosforo, minerali cruciali per la salute di ossa e denti, nonché per il corretto funzionamento della contrazione muscolare e della trasmissione nervosa. L’assunzione regolare di mozzarella, se integrata in una dieta bilanciata, può quindi favorire il mantenimento della massa ossea e delle funzioni muscolariMozzarella e fermentazione del latte favoriscono inoltre la presenza di probiotici, come Lactobacillus casei e Lactobacillus fermentum, in grado di migliorare il microbiota intestinale e sostenere le difese immunitarie. Tali microorganismi esercitano azione protettiva sulla mucosa intestinale e contribuiscono a regolare il transito gastrointestinale, contrastando disturbi funzionali come gonfiore o stitichezza in individui non intolleranti al lattosio.Accanto ai benefici, un consumo quotidiano di mozzarella può determinare un incremento dell’apporto calorico e di grassi saturi, elementi che se non compensati da adeguato dispendio energetico e da un regime dietetico variato possono favorire l’incremento di peso e l’innalzamento dei livelli di colesterolo LDL. Una sola porzione quotidiana di mozzarella (30 g) apporta circa 80 kcal e 3,5 grammi di grassi saturi; consumi superiori a 100 grammi al giorno comportano un contributo significativo di questi nutrienti, con possibili ricadute negative sul profilo lipidico e sul rischio cardiovascolareLa quota di sodio, seppur inferiore rispetto a molti formaggi stagionati, non deve tuttavia essere sottovalutata: un eccesso di sale nell’alimentazione favorisce ritenzione idrica, aumento della pressione arteriosa e sovraccarico renale. Individui con ipertensione o predisposizione a malattie cardiovascolari dovrebbero pertanto limitare la quantità di mozzarella giornaliera e preferire varianti a ridotto contenuto di sale.Un capitolo a parte riguarda chi soffre di intolleranza al lattosio: sebbene la fermentazione abbassi in parte la concentrazione di zuccheri del latte, la mozzarella contiene ancora lattosio, e un consumo costante può scatenare sintomi quali gonfiore, crampi addominali e diarrea. In questi casi si consiglia di optare per versioni senza lattosio o latticini vegetali, alternativi ma prive dei benefici propri del formaggio tradizionale.L’analisi dei dati epidemiologici suggerisce, infine, una correlazione a forma di U tra consumo giornaliero di formaggi e rischio di mortalità cardiovascolare e generale, con un’assunzione ottimale intorno ai 40 grammi al giorno, mentre quantità superiori non aumentano ulteriormente i benefici e potrebbero comportare rischi legati all’eccesso calorico e lipidico.