AttualitàBatteri nel frigo: dove si annidano? Ecco come evitarli e le parti da pulire subito Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine Ogni anno, mediamente, tra il 30 e il 35 per cento della popolazione mondiale è colpita da intossicazioni alimentari che, nella maggior parte dei casi, derivano da una cattiva gestione del cibo, in particolare dal modo in cui è conservato in casa. Sotto la lente di ingrandimento, in primis, il frigorifero, elettrodomestico fondamentale ma potenzialmente pericoloso se non gestito correttamente. Uno studio condotto dall’Università di Padova su 293 frigoriferi domestici ha rivelato dati allarmanti: oltre la metà di questi conteneva significative quantità di batteri, soprattutto sul fondo (63 per cento) e sulle pareti (39 per cento). Non di rado è stata riscontrata persino la presenza di salmonella, responsabile di infezioni dell’apparato gastrointestinale, e stafilococco, che può provocare forti mal di testa.I punti critici del frigorifero dove si annidano i batteriNel nostro elettrodomestico esistono zone particolarmente critiche, spesso trascurate durante le pulizie ordinarie, che diventano il rifugio ideale per germi e muffe. Il foro di drenaggio, situato alla base del frigorifero, rappresenta quello che gli esperti definiscono “il buco nero” dell’elettrodomestico: questo piccolo condotto permette all’acqua della condensa e ai residui di cibo di scivolare via, nascondendosi alla nostra vista e accumulandosi nella vaschetta di scarico sottostante. Proprio qui possono proliferare colonie batteriche che, risalendo, contaminano gli alimenti.Le guarnizioni della porta costituiscono un altro punto estremamente critico. Questi elementi in gomma che sigillano l’apertura del frigorifero sono vere e proprie trappole per residui di cibo e sporcizia che, se non rimossi regolarmente, possono compromettere la chiusura ermetica, aumentando i consumi energetici e riducendo l’efficienza della refrigerazione. Inoltre, i depositi organici qui presenti diventano terreno fertile per la proliferazione microbica.L’area sotto i cassetti rappresenta il terzo punto critico spesso dimenticato durante le operazioni di pulizia. Questo spazio raccoglie liquidi versati, briciole e altri residui alimentari che possono decomporsi e diventare substrato ideale per la crescita batterica. La parte inferiore del frigorifero, in generale, è particolarmente soggetta alla contaminazione batterica poiché qui vengono generalmente conservate frutta e verdura spesso non adeguatamente sciacquate sotto acqua corrente e asciugate.I batteri più comuni nel frigorifero e i rischi per la saluteTra i microrganismi più frequentemente isolati nei frigoriferi domestici troviamo i Pseudomonas, batteri particolarmente adattabili che riescono a tollerare e riprodursi alle normali temperature di refrigerazione (2-4°C). Questi microrganismi possono contaminare l’acqua, la carne e il latte conservati nei frigoriferi, producendo odori anomali (ammoniacali e di putrido) e, in alcuni casi, sviluppare biofilm gelatinosi in punti di ristagno d’acqua. Nonostante generalmente non siano patogeni per l’uomo, alcune specie come il Pseudomonas Aeruginosa possono risultare potenzialmente pericolose.Particolarmente preoccupante è la Listeria monocytogenes, un agente patogeno opportunista soprannominato “il batterio del frigorifero” proprio per la sua capacità di sopravvivere e proliferare anche a temperatura di refrigerazione. Questo batterio è responsabile della listeriosi, una infezione che può risultare pericolosa soprattutto per soggetti immunocompromessi, donne in gravidanza e anziani.Le analisi microbiologiche hanno rilevato anche la presenza di altri patogeni come la Salmonella, derivante principalmente da uova e carne cruda di pollo, lo Staphylococcus aureus, in grado di produrre tossine responsabili di intossicazioni alimentari, e il Bacillus Cereus, un batterio che si può trovare nel riso crudo ma che sopravvive anche in quello cotto, specialmente se lasciato a temperatura ambiente.Strategic per evitare la contaminazione battericaLa prima regola fondamentale per garantire la sicurezza alimentare domestica è mantenere il frigorifero alla temperatura corretta, che dovrebbe oscillare tra i 4 e i 5 gradi centigradi. Il freddo non si distribuisce in modo omogeneo su tutti i ripiani: la parte più raffreddata è la mensola bassa, mentre quella più “calda” è lo sportello. Conoscere queste differenze è fondamentale per una corretta disposizione degli alimenti.La disposizione degli alimenti deve seguire precise regole: nel ripiano più basso vanno conservati carne e pesce, sopra il cassetto contenente frutta e verdura; nella parte centrale si possono posizionare le uova, i latticini, i dolci e tutti gli alimenti confezionati già aperti; nei vani interni dello sportello vanno collocate le bevande, dall’acqua al vino passando per i succhi. Un’attenzione particolare va posta alla separazione dei cibi crudi da quelli cotti, poiché i batteri presenti sui primi potrebbero contaminare i secondi, creando un rischio di infezioni alimentari.Per quanto riguarda la gestione delle scadenze, è importante non conservare cibi scaduti, anche se non tutto quello che va oltre la data di scadenza è necessariamente da buttare. Le etichette sono affidabili, ma lasciano un margine di consumo a seconda del tipo di prodotto. In questi casi, possiamo farci guidare dalle nostre impressioni organolettiche, quindi principalmente dall’odore e dall’aspetto dell’alimento.Come pulire efficacemente il frigoriferoLa pulizia regolare del frigorifero è fondamentale per prevenire la proliferazione batterica. Gli esperti consigliano una pulizia ordinaria una volta al mese e una pulizia profonda dalle due alle quattro volte l’anno. Prima di iniziare, è necessario svuotare completamente l’elettrodomestico, spegnerlo e attendere che raggiunga la temperatura ambiente.Per una pulizia efficace ma rispettosa degli alimenti, è preferibile utilizzare prodotti naturali. Una soluzione ottimale può essere preparata con acqua calda, aceto bianco e succo di limone. Per le guarnizioni della porta, si può utilizzare una soluzione di acqua calda e aceto (o un detergente delicato) con un panno morbido o uno spazzolino da denti per pulire delicatamente ogni piega. È importante asciugare completamente le guarnizioni dopo la pulizia per prevenire la formazione di muffa.Per il foro di drenaggio, occorre rimuovere delicatamente eventuali residui visibili con un cotton fioc e preparare una soluzione di acqua tiepida e bicarbonato di sodio da utilizzare per sciacquare il foro, aiutandosi con una siringa o un piccolo imbuto. È fondamentale assicurarsi che l’acqua scorra liberamente nella vaschetta di scarico, rimuovendo eventuali ostruzioni o accumuli di sporco. Un’alternativa efficace è rappresentata dal sale: sciogliendo una tazza di sale in un litro di acqua calda si ottiene una soluzione ideale per pulire le superfici interne del frigorifero.L’area sotto i cassetti richiede un’attenzione particolare: è necessario rimuovere completamente i cassetti e pulire accuratamente la superficie sottostante, spesso trascurata ma potenzialmente ricca di residui organici in decomposizione. Anche le pareti e il fondo del frigorifero meritano un’attenzione speciale, essendo le zone con la maggiore concentrazione di batteri (rispettivamente 39% e 63% secondo lo studio dell’Università di Padova).I frigoriferi moderni offrono anche soluzioni tecnologiche per combattere la proliferazione batterica. Esistono dispositivi purificatori specifici che, attraverso tecnologie fotocatalitiche, possono ridurre i batteri del 99% e gli odori dell’80%, preservando la freschezza degli alimenti e rallentando la formazione di muffe. Questi dispositivi rappresentano un valido complemento, ma non sostituiscono le buone pratiche di pulizia e igiene che rimangono il primo presidio per garantire la sicurezza alimentare domestica.