AttualitàSporco Invisibile nella Lavastoviglie: ecco dove si nasconde e come rimuoverlo per evitare odoriIl cestello del detersivo è il punto critico dove si accumula sporco invisibile: ecco come pulirlo naturalmente con bicarbonato, limone e i corretti accorgimenti di manutenzione settimanale.Andrea Bosetti • 5 Novembre 2025, 16:58PubblicitàLa lavastoviglie rappresenta uno degli elettrodomestici più utili nella cucina moderna, eppure spesso viene trascurata nella manutenzione quotidiana. Molti utenti aprono lo sportello convinti che questo apparecchio si pulisca automaticamente durante i cicli di lavaggio, ma la realtà è ben diversa. Con il passare del tempo, residui di cibo, calcare e detriti di detersivo si accumulano nelle parti interne della macchina, creando problemi che vanno ben oltre la semplice inefficienza. Il risultato di questa negligenza si manifesta con odori sgradevoli persistenti, piatti che non vengono lavati correttamente, bicchieri opachi e macchiati, persino aloni difficili da eliminare sul fondo della vaschetta. Tuttavia, il punto più critico e generalmente trascurato rimane uno in particolare: il cestello del detersivo.Questo scomparto rappresenta una vera e propria trappola per l’accumulo di sporco invisibile. Qui si depositano facilmente residui di prodotto detergente non completamente sciolto, incrostazioni di calcare che nel tempo diventano concrezioni difficilissime da rimuovere, e persino frammenti di cibo che trovano la strada verso l’interno dello spazio. La conseguenza diretta è un detersivo che non si scioglie in modo uniforme durante il ciclo di lavaggio, compromettendo l’efficacia della pulizia delle stoviglie. Inoltre, in questo ambiente umido si sviluppano con facilità batteri e muffe, responsabili dei cattivi odori che emergono ogni volta che si apre l’elettrodomestico.Per comprendere l’importanza di una corretta manutenzione della lavastoviglie, è fondamentale riconoscere che questo apparecchio è sottoposto a un’usura notevole. Ogni giorno effettua uno o più cicli di lavaggio, ogni volta entrando in contatto con depositi minerali provenienti dall’acqua del rubinetto, particelle di cibo e residui di prodotti chimici. L’accumulo graduale di questi materiali non solo riduce l’efficienza complessiva della macchina, ma crea anche un ambiente propizio alla proliferazione di microrganismi nocivi. Una lavastoviglie mal mantenuta consuma più energia, utilizza più acqua per ottenere gli stessi risultati, e inevitabilmente avrà una durata di vita minore.Quando si decide di intervenire per pulire il cestello del detersivo, la sicurezza deve essere la priorità assoluta. Prima di procedere con qualsiasi operazione di manutenzione, è indispensabile staccare la spina dell’apparecchio dalla presa di corrente. Questo gesto banale, ma fondamentale, previene qualsiasi rischio di scossa elettrica o di attivazione accidentale della macchina durante l’intervento. Una volta verificata l’assenza di corrente, il passo successivo consiste nel controllare se il cestello è effettivamente estraibile. Alcuni modelli permettono la rimozione totale dello scomparto, facilitando una pulizia molto più accurata e approfondita. Se il cestello non si può togliere, si dovrà agire direttamente nel vano interno, con i necessari accorgimenti per raggiungere tutte le zone interessate.L’utilizzo di prodotti naturali rappresenta la soluzione più efficace e rispettosa sia per l’ambiente che per l’integrità dell’apparecchio. Il bicarbonato di sodio si rivela essere uno straordinario alleato in questa operazione di manutenzione. Questo composto, noto per le sue proprietà sgrassanti, deodoranti e disincrostanti, agisce in modo gentile sulle superfici in plastica senza causare danni. Per preparare una soluzione efficace, è sufficiente versare in una ciotola acqua molto calda e aggiungere un cucchiaino di bicarbonato. La temperatura dell’acqua è cruciale: il calore facilita il processo di dissoluzione dei depositi di calcare e ammorbidisce i residui di detersivo cristallizzato. Dopo aver preparato questa soluzione, bisogna lasciarla agire sul cestello per un periodo di circa 10-15 minuti, permettendo al bicarbonato di penetrare negli spazi più difficili da raggiungere e di indebolire gli accumuli di sporco più ostinati.Transcorso il tempo di posa, si procede con la pulizia vera e propria utilizzando una spugna morbida o un vecchio spazzolino a setole dolci. Questa fase richiede attenzione particolare: è assolutamente essenziale evitare l’uso di spugne abrasive o materiali ruvidi che potrebbero graffiare la superficie della plastica. Questi graffi, apparentemente insignificanti, in realtà creano microscopiche crepe che diventano punti di raccolta preferenziali per i residui di detersivo e sporco futuro. Lo stesso principio si applica ai bracci irroratori, i componenti che spruzzano l’acqua durante i cicli di lavaggio. Se i fori di questi bracci risultano ostruiti da depositi di calcare o da frammenti, la pressione del getto d’acqua si riduce considerevolmente, compromettendo direttamente l’efficienza del lavaggio. Per liberare questi forellini è consigliabile utilizzare uno stuzzicadenti o uno spillo sottile, inserendolo delicatamente in ogni apertura. Questa operazione consente all’acqua di circolare nuovamente con la giusta pressione durante il ciclo di lavaggio.Al termine della pulizia del cestello, il risciacquo deve essere particolarmente accurato. L’acqua deve eliminare completamente ogni traccia di bicarbonato e di sporco. L’acqua stagnante residua rappresenta un ambiente ideale per lo sviluppo di batteri e muffe, pertanto è fondamentale asciugare accuratamente tutte le superfici. L’uso di un panno in microfibra o di un vecchio asciugamano dedito a questa funzione garantisce una rimozione efficace dell’umidità. Un aspetto importante riguarda l’evitamento dell’aceto, nonostante questo composto sia frequentemente consigliato in forum online e guide domestiche. Sebbene l’aceto possieda proprietà anticalcare indubbie, nel lungo periodo può compromettere le guarnizioni in gomma dell’apparecchio, riducendone l’elasticità e favorendo future perdite. Inoltre, dal punto di vista ambientale, l’utilizzo massivo di aceto aumenta l’acidità delle acque reflue, contribuendo negativamente all’equilibrio ecologico dei sistemi acquatici.Per mantenere la lavastoviglie in condizioni ottimali, è fondamentale eseguire una pulizia approfondita ogni due o tre settimane attraverso un lavaggio a vuoto. Questo ciclo speciale si esegue senza alcuna stoviglia all’interno, senza detersivo, impostando la temperatura dell’acqua alla massima disponibile, generalmente tra i 65 e i 70 gradi Celsius. Durante questo lavaggio, è consigliabile inserire mezzo limone tagliato nel cestello superiore. Il limone fresco possiede proprietà disinfettanti naturali, elimina efficacemente gli odori sgradevoli accumulatisi nel tempo e lascia un profumo fresco e gradevole che pervade l’interno della macchina. L’acido citrico contenuto nel limone agisce naturalmente come anticalcare e sgrassante, potenziando ulteriormente l’azione del ciclo a vuoto. Se si desidera un effetto ancora più incisivo, è possibile aggiungere un cucchiaio di bicarbonato sul fondo della vasca prima di avviare il lavaggio. Questa combinazione neutralizza efficacemente i residui di grasso accumulatisi durante i cicli precedenti e contribuisce a mantenere brillanti le pareti interne della macchina.Un aspetto spesso sottovalutato della manutenzione riguarda il controllo settimanale del filtro. Questo componente rappresenta il primo baluardo contro l’accumulo di residui organici e rappresenta il punto dove si concentra la maggior parte dello sporco durante ogni ciclo di lavaggio. Effettuare una verifica visiva almeno una volta alla settimana consente di rimuovere tempestivamente eventuali ostruzioni prima che diventino problema. Il filtro deve essere estratto delicatamente, sciacquato abbondantemente sotto acqua corrente e, se necessario, passato leggermente con uno spazzolino morbido per eliminare incrostazioni ostinate. La corretta funzionalità del filtro è propedeutica al regolare drenaggio dell’acqua di scarico e alla prevenzione di accumuli batterici.Altro fattore determinante per la longevità e l’efficienza della lavastoviglie consiste nella oculata gestione del detersivo. Contrariamente a quello che molti credono, aumentare la quantità di prodotto detergente non migliora la pulizia; al contrario, un eccesso di detersivo lascia residui che si accumulano progressivamente sulle superfici interne, danneggia le guarnizioni e crea nel tempo un ambiente più incline alla formazione di incrostazioni. Dosare correttamente il detersivo secondo le indicazioni del produttore garantisce sia una pulizia efficace che la prevenzione di questi problemi. L’importanza di mantenere lo sportello della lavastoviglie socchiuso dopo ogni ciclo di lavaggio non deve essere sottovalutata. Questo semplice gesto previene la formazione di muffe e cattivi odori permettendo la circolazione dell’aria all’interno del vano, riducendo così l’ambiente umido che favorisce la proliferazione di microrganismi.Una lavastoviglie correttamente mantenuta non rappresenta solamente un apparecchio che funziona meglio, ma si traduce concretamente in benefici economici e ambientali tangibili. Una macchina pulita e ben manutenuta consuma notevolmente meno energia e meno acqua rispetto a una trascurata, poiché non deve compensare l’inefficienza dovuta agli accumuli di sporco. I cicli di lavaggio risultano più brevi e più efficaci, i piatti escono sempre splendenti e profumati, e la durata complessiva dell’apparecchio si estende significativamente. Bastano pochi minuti settimanali dedicati a queste operazioni di manutenzione per evitare completamente l’insorgere di incrostazioni difficili da rimuovere, cattivi odori persistenti e la fastidiosa opacità che caratterizza i bicchieri e i vetri lavati in una macchina trascurata. Prendersi cura della propria lavastoviglie rappresenta quindi un investimento intelligente sulla durabilità dell’apparecchio e sulla qualità della propria esperienza di pulizia quotidiana.