AttualitàRichiami alimentari per rischio microbiologico: Ritirati Salame e Mozzarella Contaminati Guarda le VideoricetteSeguici su YouTube Anelli di Zucchine Seguici su YouTube! Anelli di Zucchine Un nuovo allarme sanitario ha investito il settore alimentare italiano con il richiamo precauzionale di due prodotti per rischio microbiologico, disposto dal Ministero della Salute e dalla catena di supermercati Tigros. I provvedimenti riguardano rispettivamente un lotto di salame marchigiano e una confezione di mozzarella in ciuffo, entrambi potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro immediato dal commercio del salame “Il Gallico” a marchio Corte Marchigiana, appartenente al lotto 213020325T con termine minimo di conservazione fissato al 21 febbraio 2026. Il prodotto, venduto in pezzi interi da circa 600 grammi ciascuno, è risultato positivo alla presenza di Listeria monocytogenes, batterio patogeno particolarmente resistente alle basse temperature che può provocare gravi infezioni alimentari. L’azienda Eureka Srl, con sede in via La Croce 15 a Camerata Picena, nella provincia di Ancona, ha prodotto il salume incriminato presso lo stabilimento identificato dal marchio europeo IT 1022 L.Parallelamente, i supermercati Tigros hanno segnalato il richiamo precauzionale della mozzarella in ciuffo a marchio Deliziosa, prodotta dall’azienda Delizia Spa negli stabilimenti di viale dei Saperi 10/12 a Noci, nella città metropolitana di Bari. Il prodotto interessato, venduto in confezioni da 200 grammi con numero di lotto L1266 e data di scadenza 10 ottobre 2025, presenta una potenziale contaminazione da microrganismo patogeno, sebbene l’avviso di richiamo non specifichi la natura esatta del batterio responsabile della possibile contaminazione.La Listeria monocytogenes rappresenta una delle principali preoccupazioni nel panorama della sicurezza alimentare, essendo un batterio ubiquitario che può sopravvivere e moltiplicarsi anche a temperature di refrigerazione domestica. La sua resistenza alle condizioni ambientali avverse lo rende particolarmente insidioso, mentre risulta sensibile alle temperature di cottura superiori ai 70 gradi Celsius. L’infezione da Listeria, denominata listeriosi, può manifestarsi con sintomatologie diverse a seconda della dose infettante e dello stato di salute del soggetto colpito, spaziando da forme gastroenteriche lievi accompagnate da febbre fino a complicazioni severe come sepsi, meningiti e aborti spontanei nei soggetti più vulnerabili come anziani, immunocompromessi e donne in gravidanza.Il fenomeno dei richiami alimentari ha registrato un incremento significativo negli ultimi anni, riflettendo sia un miglioramento dei sistemi di controllo e monitoraggio sia una maggiore trasparenza nella comunicazione verso i consumatori. I dati diffusi da “Il Fatto Alimentare” indicano che dal primo gennaio 2025 sono stati segnalati complessivamente 200 richiami per un totale di 464 prodotti di aziende e marchi differenti, numeri che testimoniano l’intensificarsi dell’attività di vigilanza sanitaria sul territorio nazionale.La catena Tigros, appartenente al gruppo Agorà Network Scarl, ha dimostrato particolare sensibilità verso la sicurezza alimentare, pubblicando regolarmente avvisi di richiamo per prodotti a marchio proprio e di terzi. Nel corso del 2025, la catena lombarda ha già segnalato diversi casi, tra cui il richiamo di chiodi di garofano a marchio Primia per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti e vari prodotti da forno per errori di etichettatura o presenza di allergeni non dichiarati.L’azienda Delizia Spa, coinvolta nel richiamo della mozzarella, opera nel settore caseario pugliese con una produzione che spazia dalla mozzarella tradizionale ai formaggi freschi a pasta filata. Lo stabilimento di Noci, identificato dal marchio di identificazione europeo IT L547C, rappresenta uno dei principali poli produttivi della regione per i formaggi freschi destinati alla grande distribuzione nazionale. La società, pur non dovendo affrontare precedenti significativi in termini di richiami alimentari, ha adottato il principio di massima precauzione disponendo il ritiro volontario del lotto interessato in attesa degli esiti delle analisi microbiologiche in corso.Il settore salumiero marchigiano, tradizionalmente vocato alla produzione di insaccati stagionati di qualità, ha registrato negli ultimi anni alcuni episodi di contaminazione microbiologica, particolarmente legati alla presenza di Listeria in prodotti non sottoposti a trattamenti termici. Il caso del salame “Il Gallico” si inserisce in questo quadro, evidenziando la necessità di controlli sempre più rigorosi nelle fasi di lavorazione, stagionatura e confezionamento dei prodotti a base di carne cruda.Le autorità sanitarie raccomandano ai consumatori che abbiano acquistato i prodotti oggetto di richiamo di non consumarli e di restituirli presso il punto vendita dove sono stati acquistati per ottenere il rimborso o la sostituzione.L’episodio sottolinea l’importanza di mantenere elevati standard igienico-sanitari lungo tutta la filiera alimentare e di adottare sistemi di tracciabilità efficaci che consentano interventi tempestivi in caso di non conformità. La collaborazione tra autorità sanitarie, aziende produttrici e distributori risulta fondamentale per garantire la sicurezza dei consumatori e preservare la fiducia nel sistema alimentare nazionale. Gli operatori del settore sono tenuti ad implementare protocolli di autocontrollo basati sui principi del sistema HACCP, mentre i consumatori possono contribuire alla sicurezza alimentare segnalando tempestivamente eventuali anomalie riscontrate nei prodotti acquistati e consultando regolarmente il portale del Ministero della Salute dedicato agli avvisi di sicurezza alimentare.