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Campi di Zucche in Italia: I Più Belli da Visitare per Ogni Regione

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Anelli di Zucchine

L’autunno italiano ha ormai adottato in modo stabile la tradizione, d’origine nordamericana, dei campi di zucche visitabili, luoghi in cui famiglie, scuole e appassionati possono trascorrere una giornata tra filari aranciati, varietà commestibili e ornamentali, attività didattiche, laboratori di intaglio e set fotografici stagionali. In molte regioni la proposta si è strutturata con calendari che si concentrano tra metà settembre e inizio novembre, con picchi nei fine settimana antecedenti Halloween, richiedendo spesso la prenotazione online e un biglietto d’ingresso che comprende l’accesso ai campi, le attività principali e, talvolta, una zucca da portare a casa. Di seguito una panoramica ampia e organizzata per regione dei campi di zucche più noti e strutturati, utile per orientare scelte e itinerari, con indicazioni su località, formule di visita e peculiarità laddove disponibili.

Lombardia

In Lombardia l’offerta è tra le più capillari. Nel Milanese e nell’area metropolitana si segnalano il Pumpkin Patch di Cascina Pizzo a Mediglia, che abbina filari di zucche, laboratori didattici agricoli e vendita di prodotti di stagione, e Pumpkin Village di San Giuliano Milanese, che ha puntato su allestimenti fotografici, percorsi per bambini e workshop di intaglio. A breve distanza, La Fattoria delle Zucche di Lainate propone un format family friendly con prenotazione a fasce orarie, mentre Agricola delle Meraviglie a Paderno Dugnano allestisce aree tematiche per scatti stagionali e selezioni di varietà ornamentali. Spostandosi verso la Brianza, Fiorir di Zucca a Concorezzo integra il campo con mercatino agricolo, degustazioni e momenti educativi dedicati alle differenze tra zucche da intaglio e da cucina. Nel Pavese e nel Lodigiano si ritrovano realtà come Fattoria Didattica San Michele a Certosa di Pavia e Cascina Mairano nel territorio lodigiano, dove la visita ai campi si accompagna a percorsi sulla stagionalità e sulle filiere corte. Sulla direttrice bergamasca e bresciana, diverse aziende agrituristiche aprono periodicamente alla formula pick-your-own, con disponibilità variabile in base all’andamento colturale dell’anno.

Piemonte

Il Piemonte affianca alle celebri rassegne autunnali dedicate alla frutta e ai funghi una crescente rete di campi di zucche. Nella cintura torinese, Il Campo delle Zucche a Vinovo organizza percorsi tra filari e spazi espositivi con varietà locali e ornamentali, mentre nell’Astigiano Fattoria del Monferrato apre al pubblico con attività didattiche e minicorsi di cucina sulle cucurbitacee, concentrando gli ingressi nei weekend. Nel Cuneese, tra Langhe e Roero, aziende agricole orientate all’agriturismo, come Cà Zucca in area albese, propongono raccolte guidate e un catalogo di zucche gastronomiche tipiche, dalla Delica alla Mantovana, con focus sulle preparazioni tradizionali piemontesi d’autunno.

Veneto

Il Veneto si distingue per campi di grandi dimensioni e una forte impronta esperienziale. Nel Veronese, Parco delle Zucche di San Martino Buon Albergo dispone un’estesa area di raccolta con scenografie stagionali e stand tematici, con orari che si intensificano a ottobre; nel Padovano, Azienda Agricola Valle San Giorgio sui Colli Euganei combina la visita al campo con degustazioni di prodotti tipici. Nell’area trevigiana, Il Giardino delle Zucche allestisce sentieri tra balle di fieno e installazioni per famiglie, mantenendo un calendario con aperture straordinarie a ridosso di Ognissanti. Tra Vicenza e Rovigo molte realtà agrituristiche propongono la raccolta diretta con pesatura a fine visita, introducendo varietà commestibili come Hokkaido e Butternut. Da non dimenticare anche il Villaggio delle Zucche di Nonno Andrea a Villorba.

Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna l’incontro tra tradizione gastronomica e agricoltura didattica rafforza l’attrattività dei campi di zucche. A Reggio Emilia, Il Campo delle Meraviglie apre con laboratori di cucina semplice per bambini e raccolta guidata, mentre nelle campagne di Modena Agriturismo La Zuccaia integra il percorso con visite all’orto e spiegazioni su conservazione e stagionatura. Nel Ferrarese, La Corte delle Zucche abbina un catalogo ampio di varietà decorative a un mercato contadino stagionale, mentre nel Bolognese Fattoria San Lazzaro struttura ingressi scaglionati con prenotazione per gestire i picchi di afflusso di fine ottobre.

Liguria

In Liguria i campi di zucche sono spesso ospitati da piccole aziende dell’entroterra, con proposte a misura di famiglia e format fotografici. Nell’Imperiese e nel Savonese, realtà come Fattoria del Carmo e Campo Zucche Val Bormida organizzano aperture limitate ai fine settimana, con attenzione alla didattica rurale, agli erbari e alla biodiversità delle cucurbitacee della fascia mediterranea.

Toscana

La Toscana ha consolidato nel corso degli ultimi anni un circuito che unisce agriturismo, fotografia e prodotti tipici. Nel Fiorentino, Il Giardino delle Zucche di Scandicci dispone di set tematici e vendita diretta, mentre nel Pisano Fattoria di San Prospero propone visita ai campi, laboratori per scuole e una vetrina di varietà commestibili locali. Nel Senese, alcune aziende del Chianti Senese e della Val d’Orcia, come Le Zucche del Podere, integrano la raccolta con itinerari tra oliveti e vigneti, favorendo scatti panoramici e percorsi lenti nella campagna collinare.

Lazio

Nel Lazio i campi si concentrano tra la provincia di Roma e la Tuscia viterbese. A nord della Capitale, Campo delle Zucche Roma in zona Cassia/Veientana allestisce un’ampia area con installazioni a tema autunnale, aree gioco e un’agenda densa nelle ultime due settimane di ottobre; nella Tuscia, Il Bosco delle Zucchea tra Vetralla e Viterbo propone raccolta, percorsi didattici e focus sulle tradizioni contadine locali. Nel Pontino, Azienda Agricola Ninfa Zucche lega la visita alla stagionalità dell’orto e a piccole degustazioni.

Campania

In Campania la formula del pumpkin patch è arrivata con allestimenti curati e comunicazione digitale capillare. Nell’Agro aversano e nel Casertano, Il Giardino delle Zucche di Pignataro Maggiore è tra le realtà più note per dimensioni e scenografie, con calendario esteso e bigliettazione online obbligatoria nei weekend; nel Napoletano, Fattoria Campi d’Autunno propone visite su prenotazione con aree foto e laboratori per bambini. Nel Salernitano, tra Piana del Sele e Cilento, alcune aziende orticole aprono campi temporanei in base alla maturazione, con comunicazioni aggiornate sui canali social.

Puglia

In Puglia, tra Bari e Valle d’Itria, si registrano aperture stagionali in masserie e aziende ortofrutticole. A nord di Bari, Masseria delle Zucche organizza raccolta libera, aree picnic e vendita diretta, mentre nell’area di Alberobello e Locorotondo Il Campo d’Autunno allestisce scenografie rurali tra muretti a secco e trulli, con accessi contingentati e prenotazione consigliata.

Sicilia

La Sicilia affianca a mercati e fiere agroalimentari alcuni campi visitabili nelle aree pedemontane e nelle campagne costiere. Nel Catanese, Fattoria Etnea delle Zucche propone filari con vista sul vulcano e un’offerta didattica sulle varietà mediterranee, mentre nel Siracusano Azienda Agricola San Michele organizza visite su appuntamento, con calendario definito settimana per settimana in base alla maturazione. Nel Palermitano, piccole aziende aprono temporaneamente con format fotografici e vendita di zucche ornamentali.

Sardegna

In Sardegna l’esperienza è in crescita con aperture mirate tra Campidano e Nurra. Nel Cagliaritano, Campo Zucche Santa Giusta offre raccolta e laboratori di intaglio, mentre nell’area di Sassari Fattoria La Zucca Sarda stabilisce weekend tematici con prenotazione. La stagionalità, influenzata da temperature settembrine spesso elevate, può spostare in avanti la piena colorazione dei campi.

Trentino-Alto Adige

In Trentino-Alto Adige i campi di zucche si intrecciano con l’offerta agrituristica alpina e con i mercati d’autunno. Nella piana dell’Adige e in Val di Non, aziende come Zucca Alpina e Campo d’Autunno Dolomiti presentano varietà commestibili per cucina di montagna, mentre in Alto Adige l’attenzione si concentra su eventi abbinati a mele e castagne, con aperture di campo in giornate selezionate.

Friuli Venezia Giulia

Nel Friuli Venezia Giulia, la tradizione delle cucurbitacee convive con realtà visitabili tra pianura e Collio. Nel Pordenonese Fattoria delle Zucche di Meduna organizza raccolta e percorsi educativi, mentre nel Goriziano Campo Zucche del Collio offre allestimenti fotografici tra filari e vigneti, con prenotazione nei fine settimana di ottobre.

Marche

Le Marche propongono aperture diffuse nelle campagne dell’entroterra. Nell’Anconetano, Agricola del Conero integra la visita alle zucche con laboratori su miele e olio novello, mentre nel Maceratese Fattoria La Collina delle Zucche struttura percorsi family con aree giochi naturali e vendita diretta di varietà da forno.

Abruzzo

In Abruzzo l’offerta, in espansione, si concentra tra Pescara e Teramo. Campo delle Zucche Adriatico propone raccolta e laboratori di intaglio, mentre Fattoria del Gran Sasso abbina la visita alla scoperta di prodotti locali, con calendario definito in base al meteo autunnale.

Umbria

L’Umbria valorizza i campi nell’ambito dell’agriturismo rurale. Tra Perugia e Assisi, Il Podere delle Zucche organizza giornate tematiche su biodiversità, compostaggio e usi gastronomici, mentre nel Ternano Noci e Zucche propone raccolta libera con prenotazione nei weekend.

Basilicata

In Basilicata alcune aziende dell’area di Matera e del Vulture aprono campi a calendario variabile. Campo Zucche dei Calanchi allestisce percorsi fotografici su sfondo paesaggistico, mentre Azienda Agricola Lucana offre raccolta e piccoli mercati di prodotti autunnali.

Calabria

In Calabria le aperture stagionali si concentrano tra Piana di Gioia Tauro e Sila. Fattoria d’Autunno Ionica organizza giornate evento con intaglio e percorsi sensoriali, mentre Campo Zucche del Savuto propone raccolta guidata e focus su varietà locali.

Molise

In Molise, dove l’offerta è più contenuta, alcune aziende tra Campobasso e Termoli, come Podere Autunno, allestiscono campi visitabili in giornate selezionate, con comunicazione aggiornata di settimana in settimana.

Valle d’Aosta

In Valle d’Aosta le altitudini riducono la superficie coltivata, ma non mancano aperture in aziende a conduzione familiare che abbinano alla visita assaggi di prodotti di malga e focus sulla conservazione delle zucche in climi più rigidi, con finestre di apertura spesso concentrate a ottobre inoltrato.

Quando andare, come prenotare, cosa aspettarsi

Il periodo migliore per visitare i campi di zucche in Italia cade, a seconda della latitudine e dell’andamento stagionale, tra la terza settimana di settembre e il ponte di Ognissanti, con maturazioni più precoci nelle regioni meridionali e nelle aree costiere e più tardive nelle zone alpine. L’accesso richiede quasi sempre la prenotazione online, soprattutto nei fine settimana e nelle giornate a ridosso di Halloween, mentre i giorni feriali offrono spesso maggiore disponibilità e minore affollamento. I biglietti d’ingresso variano in funzione dei servizi inclusi, con formule family e ridotti per bambini, e includono talvolta una zucca per nucleo familiare o per bambino, l’uso di attrezzi per l’intaglio e la partecipazione a laboratori tematici. In molti campi la raccolta è libera con bilancia finale e tariffa al chilo per le varietà commestibili, mentre gli esemplari ornamentali sono venduti a pezzo; non mancano aree foto, allestimenti scenografici, angoli picnic e punti ristoro con proposte stagionali. È consigliabile verificare condizioni meteo, regolamenti interni su animali domestici, parcheggi, modalità di pagamento e politiche di rimborso o cambio data in caso di pioggia.

Note su varietà, sicurezza e sostenibilità

Nei campi italiani si incontrano con frequenza varietà ornamentali di piccole dimensioni, dalle Jack Be Little alle Gourds bitorzolute, accanto a zucche da cucina come Delica, Mantovana, Butternut, Hokkaido e Violina, spesso accompagnate da pannelli informativi sugli usi gastronomici e sulla conservazione in ambiente fresco e asciutto. Le aziende più strutturate adottano percorsi guidati che separano aree fotografiche e zone di raccolta, con indicazioni per muoversi tra i filari senza danneggiare piante e frutti e con dotazioni di primo soccorso, servizi igienici e presidio del personale nei momenti di maggiore afflusso. Sul fronte della sostenibilità, si diffondono pratiche di riuso degli scarti di lavorazione, compostaggio e donazioni a realtà sociali al termine della stagione, insieme a inviti alla corretta differenziazione dei materiali utilizzati durante i laboratori. La crescente attenzione all’educazione alimentare e alla filiera corta rende questi luoghi occasioni utili per avvicinare il pubblico alla stagionalità, alla biodiversità e all’acquisto consapevole.

Mappa orientativa e aggiornamenti

La distribuzione dei campi di zucche mostra una maggiore concentrazione nel Nord e nel Centro Italia, in particolare nelle aree metropolitane lombarde e venete e nelle province con forte vocazione agrituristica, mentre al Sud emergono poli strutturati in Campania e Puglia e realtà in crescita in Sicilia e Sardegna. Poiché disponibilità, aperture e modalità possono variare di stagione in stagione e persino di settimana in settimana in funzione del meteo e della maturazione, è opportuno verificare i canali ufficiali delle singole aziende per date, orari, tariffe e regole di accesso, consultando le piattaforme di prenotazione quando previste e monitorando i profili social per eventuali comunicazioni dell’ultima ora. In presenza di eventi tematici o giornate speciali, come serate di intaglio o laboratori gastronomici, la prenotazione con anticipo garantisce una migliore gestione della visita e consente di scegliere la fascia oraria più adatta, evitando le ore centrali dei weekend più affollati e assicurando un’esperienza più scorrevole tra i filari autunnali.